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La psicologia delle password: la negligenza aiuta i pirati informatici ad avere la meglio

Mentre in tutto il mondo le minacce informatiche fanno passi da gigante, le pratiche in materia di password sia a casa che al lavoro non si discostano dalle cattive abitudini.

Scopri i 10 motivi principali per cui i pirati informatici amano i consumatori e i dipendenti

Con il continuo verificarsi di violazioni della sicurezza nel corso degli ultimi anni (p.es. Equifax, Yahoo! e MyFitnessPal), eravamo curiosi di capire se le pratiche degli utenti in merito alla creazione, modifica e gestione delle password si fossero evolute. I dipendenti sono diventati più vigili riguardo alla sicurezza delle password rispetto al 2016, quando abbiamo condotto il nostro primo sondaggio in materia?

Questo era l’argomento di indagine che ci eravamo prefissati esaminando la psicologia delle password. I risultati? Siamo rimasti sorpresi di scoprire che le pratiche in materia di password si sono mantenute sostanzialmente immutate rispetto a due anni fa, il che si traduce in comportamenti piuttosto pericolosi, come il diniego (solo il 55% aggiornerebbe le password in caso di attacco ai propri account) e l’ignoranza (quasi il 50% non crea password diverse per gli account personali e quelli lavorativi).

Con simili pratiche in materia di password, non sorprende che i pirati informatici approfittino delle porte che lasciamo loro spalancate. Consulta l’infografica per scoprire le 10 pratiche principali in materia di password per cui i pirati informatici amano i consumatori e i dipendenti.

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